I casali in pietra nelle Marche sono delle strutture intrise di racconti passati tramandati di generazione in generazione.
Se si percorre una qualsiasi strada che attraversa le verdi colline marchigiane e le sue suggestive zone di campagna non si potrà far a meno di notare le strutture presenti che più ne caratterizzano il paesaggio: case, casali e talvolta delle costruzioni simili a piccoli villaggi tutti rigorosamente costruiti in pietra.
Ciò che può all’apparenza sembrare un metodo sicuramente antico ma anche abbastanza comune per via dell’economicità e della facile manipolazione del prodotto, nasconde in realtà una storia fatta di tradizioni che ha finito per rendere unici questi paesaggi.
Una storia che parte da lontano
I libri di storia marchigiana potrebbero parlare di una pratica come la più identificativa per la regione, sia in termini pratici, dunque di economia, che in quelli più legati all’identità, all’anima del territorio: la coltivazione agraria del terreno da parte di famiglie contadine e mezzadri.
Per chi non lo sapesse la mezzadria era una pratica che si diffuse a partire dal Basso Medioevo soprattutto in questa zona e che vedeva coesistere, all’interno dello stesso piccolo circuito abitativo il proprietario terriero e il contadino, il cosiddetto mezzadro. Il proprietario era colui che metteva a disposizione la terra al contadino, insieme all’alloggio e in cambio del 50% dei proventi, quest’ultimo invece si occupava della lavorazione, coltivazione e manutenzione del campo assieme alla sua famiglia.
Perché questa premessa? Perché i casali in pietra hanno molto più a che fare con il mondo contadino di quanto si possa pensare…
La tradizione della pietra
Nelle Marche è sempre stato possibile trovare grandi quantità di pietra e proprio questa pietra veniva utilizzata poi per la costruzione di abitazioni e rifugi per via della facile reperibilità e della resistenza. I contadini infatti, durante il lavoro di aratura del campo da coltivare erano soliti disporre le pietre trovate ai bordi del terreno, in modo da non avere intralci durante la fase di lavorazione.
Alcune famiglie incaricate, le cui mani erano assai esperte, prendevano queste pietre accatastate (dei semplici ciottoli tondi) per lavorarle fino a renderle rettangolari e pronte per essere utilizzate nella costruzione di case e ripari e, più avanti nella storia, di quelli che oggi sono ancora i suggestivi casali in pietra nelle Marche.
Di questa antica pratica si hanno tracce certe fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale quando poi purtroppo, forse per via della scarsa necessità, questa lunga tradizione è andata sparendo. È comunque fantastico riscontrare che, durante le ristrutturazioni di antichi casali e casolari, è ancora oggi possibile risalire al periodo nel quale le pietre sono state lavorate per via del tipo di levigatura operato: rivelazioni in grado di creare un ponte, un legame intenso tra presente e passato.