
Comprare casa in campagna è un investimento che si rivela interessante per molteplici motivi. Si tratta di un rifugio idilliaco, in primo luogo, da vivere sia come prima sia come seconda casa.
Un luogo ameno, in cui trovare un contatto intimo con la natura, piacevole, rilassante, capace di risanare l’animo dalla vita frenetica della città. Lo si può tenere tutto per sé così come condividerlo con gli altri: amici, parenti e anche ospiti.
Una scelta che va ben ponderata e da fare rivolgendosi a un agente immobiliare specializzato: per maggiori informazioni è possibile consultare questo link. Un discorso valido soprattutto se si decide di utilizzare la struttura abitativa per farne un’attività dedicata agli eventi o al mondo dell’hotellerie.
In questo approfondimento ci concentriamo su cosa vuol dire, in fondo, comprare casa in campagna, analizzando i costi e il budget da preventivare.
Quanto costa comprare casa in campagna
Il mondo immobiliare si caratterizza per proposte sempre diverse, pensate per esigenze differenti. Nel caso delle case di campagna, oltre al prezzo di acquisto va considerato con attenzione il capitolo ristrutturazione/riqualificazione (struttura, impianti, isolamento, efficienza energetica, eventuali pratiche edilizie). Un agente immobiliare esperto può fornire un quadro di spesa e mettere in evidenza punti di forza e criticità dell’immobile.
Oltre ai lavori, la zona incide molto sul valore: contesti agricoli pregiati, vista panoramica, accessibilità, distanza da servizi e viabilità possono influenzare sensibilmente il prezzo finale. Chiedere chiarimenti e dettagli è sempre una buona pratica.
Per la fase di riqualificazione e riedificazione, Marche Country Homes mette a disposizione collaborazioni con studi di architettura specializzati: una partnership collaudata per immobili di pregio in contesti green marchigiani.
Spese notarili e tasse per comprare casa in campagna
Le spese si dividono in onorari e adempimenti del notaio e imposte dovute allo Stato. È consigliabile richiedere più preventivi perché l’onorario varia per zona, valore e complessità dell’atto (ordine di grandezza spesso ~1.500–2.000 €, cui sommare imposte e spese vive).
Se acquisti da privato (o comunque senza IVA)
- Prima casa: imposta di registro 2% sul valore catastale (prezzo-valore), minimo 1.000 €; ipotecaria 50 € e catastale 50 €. Requisito: residenza nel Comune (o trasferimento entro 18 mesi).
- Seconda casa: imposta di registro 9% sul valore catastale, minimo 1.000 €; ipotecaria 50 € e catastale 50 €.
- Prezzo-valore: base imponibile determinata dalla rendita catastale rivalutata × coefficienti; spesso più conveniente e con maggiore tutela.
Se acquisti da impresa con vendita soggetta a IVA
- IVA: 4% se prima casa; 10% se non prima casa; 22% per categorie di lusso (A/1, A/8, A/9).
- Imposte di registro, ipotecaria e catastale: 200 € ciascuna (fisse).
Se finanzi l’acquisto con mutuo
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Imposta sostitutiva: 0,25% sull’importo del mutuo se prima casa, 2% negli altri casi.
In tutti i casi, le imposte sono versate dal notaio al momento della registrazione dell’atto. Valgono gli ordinari requisiti per l’agevolazione prima casa (tra cui la residenza entro 18 mesi).
Nota finale
La soluzione ottimale, quando si tratta di comprare casa in campagna, è quella di fissare un budget realistico rispetto agli standard del mercato della zona, includendo tutte le spese: acquisto, ristrutturazione, imposte e onorari.
Noi di Marche Country Homes siamo a disposizione per fornire tutte le informazioni indispensabili per un acquisto mirato e consapevole, con una selezione di immobili di pregio e un network tecnico affidabile.