La scorsa settimana abbiamo parlato della nascita e dello sviluppo del concetto tutto italiano di villa rustica e delle varie modifiche che ha subito nel corso del tempo. In questo articolo parleremo di villa ideale soffermarci sul tema ancora un po’, per raccontarvi come questo concetto sia arrivato oltremare e si sia sviluppato poi in tutto il mondo, sempre mantenendo il tipico nome italiano.
Numerosissimi libri e trattati sull’architettura della villa furono pubblicati durante il Rinascimento e tra questi spicca il lavoro I quattro libri dell’architettura pubblicato nel 1570 dall’umanista e architetto veneto Andrea Palladio. In uno dei quattro libri Palladio descrisse il prototipo di villa ideale. Il suo design innovativo prevedeva l’applicazione del concetto umanista di otium in combinazione con delle regole fisse d’architettura, la sua reinterpretazione delle antiche proporzioni romane, con ad esempio l’inserimento del tempio antico nella facciata.
Il trattato di Palladio fece letteralmente il giro del mondo tra il XVII e il XVIII secolo, finendo con il rappresentare il concetto stesso di villa, a cui molti architetti stranieri si ispiravano, e arrivando ad influenzare creazioni in numerosi paesi: dal Belgio agli Stati Uniti. Ciò che di certo piacque particolarmente della sua rivisitazione fu il connubio tra classicità romana e motivi neoclassici, come i magnifici affreschi alle pareti.
Questo tipo di villa fa parte della categoria di case e dimore di carattere storico. Nelle nostre Marche come nel resto d’Italia è tipico trovarle nei centri urbani e storici, anche se esempi nelle zone rurali non mancano.
I turisti e gli ospiti stranieri che soggiornano in Italia sono particolarmente affezionati alla villa italiana, rustica o urbana che sia, ed è per questo che noi di Marche Country Homes selezioniamo le più suggestive per i nostri clienti, sia in vendita che in affitto.