Le giornate FAI di primavera, in calendario sabato 26 e domenica 27 marzo, vedono eventi interessanti dedicati al patrimonio culturale e naturalistico italiano. Quest’anno compiono 30 primavere e presentano, come da consuetudine, la possibilità di visitare luoghi poco conosciuti, pienamente accessibili nel rispetto della sicurezza sanitaria.
Opere dell’arte e dell’architettura che raccontano della nostra storia e permettono di riflettere su quanto è possibile imparare dal presente e dal futuro, senza dare nulla per scontato, secondo un codice di valori condivisi dall’umanità.
Davvero tanti i luoghi interessanti tra cui quelli presenti nelle Marche, una regione dove è bello vivere tutti i giorni, nel segno della natura, del relax e della cultura. Occasioni da cogliere in tutte le province, costiere e interne.
Gli eventi FAI più interessanti nella provincia di Fermo
Tra le esperienze da visitare durante le giornate del FAI di primavera ci sono quelle nel grazioso paese marino di Porto Sant’Elpidio. Ve ne proponiamo, tra le tante, due che hanno attratto la nostra attenzione.
La prima è il Parco di Villa Rutigliano, una villa storica semplicemente superba situata in alto nella città che vede un giardino da cui è possibile ammirare una vista sul mare mozzafiato e trascorrere piacevoli momenti immersi nella bellezza più naturalistica.
L’altro luogo del FAI che vi proponiamo è la visita al centro storico di Porto Sant’Elpidio, per la quale non è richiesta alcuna prenotazione. Un modo per andare alla scoperta di una cittadina che viene conosciuta, solitamente, come meta per le vacanze ma che si rivela, invece, capace di avere molto altro da offrire.
Gli eventi FAI nella provincia di Ascoli Piceno
Vi segnaliamo due luoghi assolutamente da non perdere, proprio ad Ascoli Piceno, città nel segno dell’arte e dalla bellezza architettonica sorprendente.
Partiamo dai disegni di Piersante Cicala, nella Pinacoteca Civica, pittore ascolano del Seicento, e della visita a Fortezza Pia, la principale opera fortificata del sistema difensivo ascolano, situata nella sommità orientale del colle Pelasgico, in una posizione dal dominio esclusivo da cui si gode una vista impareggiabile.
Le occasioni FAI più belle nella provincia di Ancona
Tra le mete più interessanti nella provincia di Ancona c’è la visita, a Senigallia, della Fiera della Maddalena e dei suoi luoghi più significativi. Un percorso artistico, architettonico e dall’ampio respiro culturale che vede un periodo in cui Senigallia offre un ampliamento urbanistico che ne vede la centralità, grazie alla Fiera, all’interno dell’economia dello Stato della Chiesa.
Una pagina storica inedita che ben si completa con la visita, sempre a Senigallia, del Palazzo Vescovile. Senigallia rappresenta una meta spesso sottovalutata nella provincia di Ancona, da sempre territorio ricco a livello naturalistico ma anche culturale.
Gli eventi FAI di primavera nella provincia di Macerata
Macerata è il cuore delle Marche ed è una città che porta con sé una sorprendente vitalità. Il luogo FAI forse più interessante, tra i molteplici proposti durante le giornate di primavera, è però a Recanati, il paese del Leopardi, dove c’è il Teatro Persiani, promosso proprio dal padre del Poeta, Monaldo Leopardi, nel primo Ottocento, a firma dell’architetto Tommaso Brandoni.
Una piccola struttura che mostra tutta l’audacia di una delle famiglie che ha dato all’Italia un genio poetico di massima levatura, a cui si può abbinare anche la visita all’orto che ha ispirato L’infinito. Un itinerario dal respiro leopardiano.
I monumenti FAI più interessanti nella provincia di Pesaro Urbino
Urbino non è solo una delle città universitarie che presenta una storia tra le più importanti in tutta Italia. La sua architettura è legata a un contesto naturalistico di eccezione e vede lo splendore rinascimentale risalente all’epoca del Duca Federico da Montefeltro.
Merita una visita, durante le giornate FAI di primavera, Palazzo Albani, che offre un affaccio intrigante a livello architettonico sulle vie Bramante, Viti e del Balestriere. Una costruzione del Quattrocento, di proprietà della famiglia dei Lazii, cognome tramutato poi in quello attuale, che ha offerto un patrimonio diventato oggi di proprietà dell’Università degli Studi di Urbino con al suo interno il Museo dei Gessi.
Altra meta interessante è, non lontano da Pesaro, il borgo di Ginestreto, complice il panorama capace di abbracciare, allo sguardo, sia gli Appennini che l’Adriatico. Visitabile, con le giornate FAI di primavera, Villa Montani di Ginestreto. Una costruzione del Cinquecento dove paesaggio rurale e arte si fondono in un modo unico. Un gioiello raro persino in un territorio ricco come le Marche.