Progetti di restauro casolari
Marche Country Homes agisce in un raggio ampissimo di attività. Dalla progettazione alla ristrutturazione di casolari, rustici e ville, fino alla semplice consulenza per il restauro di immobili di proprietà.
Ogni struttura richiede una differente tipologia di intervento. Alcuni casali e ville non necessitano di lavori particolari, altri invece, per avere un’abitabilità ottimale e una giusta sicurezza, hanno bisogno di un progetto ad hoc realizzato da un architetti esperti del territorio. Non si tratta infatti solo di preservare la struttura, bensì di esaltarne le caratteristiche storiche e la bellezza senza tempo.
Restauro casolari nelle Marche
Le terre marchigiane sono costellate di casolari, case rustiche di campagna o di montagna immerse nella naturale tranquillità del verde, dove in linea con il contesto, come se fossero state lì dipinte, sorgono le loro mura in pietra. Da sempre il nostro impegno più grande è rivolto alla ricerca costante verso questo tipo di abitazioni, dalla forte valenza non solo storico-culturale ma anche architettonica.
Esperienza, professionalità e passione per ricreare, attraverso il restauro di casolari, l’atmosfera di un tempo, conservando tutta l’integrità di abitazioni dalla lunga storia e dal fortissimo fascino. La scelta di acquistare un casolare in vendita all’interno del nostro catalogo è legata alla curiosa percezione degli stimoli del mondo naturale, alla forte attrazione verso una quiete e uno stile di vita molto sereno, che sia esso per tutto l’anno o per brevi periodi di vacanza, comunque lontano dalla frenesia del mondo moderno, per ricaricare le batterie e avere la possibilità di vivere in tutta tranquillità del tempo in famiglia.
Spesso queste strutture vantano, all’interno della proprietà, un giardino più o meno grande che potrà essere utilizzato nei modi più disparati, noi di Marche Country Homes siamo a disposizione anche per questo tipo di consulenza.
Da anni collaboriamo infatti con esperti professionisti del settore del restauro e della ristrutturazione, per progettare insieme al cliente la seconda vita della sua nuova casa, nel rispetto di tutte le caratteristiche tecniche e della valenza storica di un’opera antica che va sempre conservata con cura e passione, perché ogni struttura di questo tipo è per noi una piccola, grande opera d’arte.
Come viene realizzato il progetto di restauro di un edificio storico
Le ville, gli edifici signorili, ma anche i casolari e i casali rientrano fra le dimore di carattere storico, perché definiscono l’animo e il cuore di un territorio.
Spesso, per quel che riguarda il territorio marchigiano, strutture risalenti al XIX e XX secolo hanno subito notevoli cambiamenti strutturali, specialmente durante i conflitti e i periodi di mutamento. Alcune abitazioni si sono trasformate in conventi, altre in rifugi, altre ancora sono rimaste delle case signorili per tutto il tempo.
Spesso queste dimore hanno bisogno di ritrovare il giusto equilibrio, altre volte sono stati modificati alcuni elementi della struttura – come il tetto, oppure le scale. Se la struttura non è più agibile o è precaria è importante riportarla in sicurezza, magari modernizzandone le basi, senza però snaturarla.
Per noi di Marche Country Homes è fondamentale recuperare il materiare originario per quanto possibile, perciò, anche nel caso di demolizione completa, i materiali potranno essere recuperati.
Nello specifico, per ristrutturare un edificio nel modo giusto è imprescindibile affidarsi ad esperti del settore che non solo conoscano bene il lavoro, ma anche il territorio: questo per non compromettere in alcun modo né la struttura dell’immobile né tantomeno i materiali originari, che potrebbero venire riutilizzati anche nel caso di una completa demolizione.
A volte infatti è sufficiente lavorare su ciò che è già esistente, demolendo una parte della struttura oppure nulla, altre volte invece non resta che ricostruire, basandosi però su ciò che c’era prima per garantire autenticità storica e uniformità al paesaggio.
Le fasi di un restauro sono: il sopralluogo e l’analisi delle condizioni sia del sito che ambientali e materiali, nonché dei deficit impiantistici preesistenti, l’analisi delle richieste del committente e quella dei vincoli normativi (come, ad esempio, quelli urbanistici ed edilizi), infine l’esecuzione dei lavori.
Progettare il restauro: collaborazione solida con esperti del settore
Ogni fase della ristrutturazione e del restauro è importante a suo modo e deve essere effettuata non solo con competenza ma anche con cura e una particolare attenzione ai dettagli. Non si attuano interventi solo per ritrovare la bellezza perduta di un casale o di una villa, ma anche per migliorarne in modo considerevole efficienza ed abitabilità.
Si tratti di una demolizione parziale, totale, di una integrazione o ancora di un semplice intervento di pulizia e di aumento delle protezioni, il tutto è volto alla riscoperta della vera essenza della struttura.
Da anni collaboriamo infatti con esperti professionisti del settore del restauro e della ristrutturazione, per progettare insieme al cliente la seconda vita della sua nuova casa, nel rispetto di tutte le caratteristiche tecniche e della valenza storica di un’opera antica che va sempre conservata con cura e passione, perché ogni struttura di questo tipo è per noi una piccola, grande opera d’arte.
Ecco alcuni esempi di progettazione e restauro di casolari.
Casale in pietra immerso fra le colline pesaresi, il restauro è durato 16 mesi.
Il panorama visibile dal portico lascia senza fiato: il mare in lontananza e i verdi colli conferiscono un senso di pace e tranquillità. L’interno è minimale e moderno, con elementi di design. L’esterno vanta un forno a legna e un’ampia piscina dalla forma libera e armoniosa.
Restauro e ristrutturazione di un palazzo del ‘700 a Palazzo Arcevia.
Trattasi di un palazzo con corte e chiesetta annessa progettata nel Settecento. L’immobile in sé presentava evidenti segni di deterioramento, tuttavia la struttura era sana. La ripartizione degli ambienti interni è stata rispettata in quanto la loro distribuzione risultava già ben delineata.
Splendido casale sui colli di Apiro (in provincia di Macerata), in pietra.
Durante il restauro le grandi aperture e le grandi soffittature sono state mantenute, congiungendosi davanti al grande camino, elemento che conferisce calore alla casa. Arredata con buon gusto e amore per l’arte, è dotata di una piscina quadrata e profonda.
La casa esistente è stata totalmente demolita e ricostruita più distante dalla strada con struttura antisismica in blocchi e rivestimento in pietra di recupero proveniente dall’abitazione demolita.
Casale Avenale di Cingoli, comprensivo di pannelli fotovoltaici, è dotato di tre camere, uno studio e quattro bagni. I punti forti sono la dependance per gli ospiti, la piscina con vista panoramica e la vasca di raccolta delle acque piovane per irrigare il giardino. La casa così progettata ricade nella classe energetica “A”, categoria no gas.
L’edificio è stato costruito alla fine del settecento e ha ospitato per anni un albergo. Il restauro ha dato vita a degli appartamenti e mantenuto le caratteristiche dei solaio con travi e filetti, riproponendoli in ferro.
Il giardino, che circonda la casa storica nel centro di Jesi su tre lati, è realizzato su più livelli e collega le zone notte e giorno dell’appartamento; il quarto lato invece permette una vista sui tetti della città e ospita un ricco roseto oltre ad alberi di arance. A servizio del condominio, la zona garage è dotata di un ascensore che serve tutti gli appartamenti realizzati e che li collega alla soprastante Piazza della Repubblica, cuore della città di Jesi.
Il casale del Cervo si trova a Ostra, in provincia di Ancona e la posizione della piscina, a monte della struttura, permette di vedere tutto il paese dall’alto.
Nel restauro sono stati scelti colori tenui per accompagnare il colore del pavimento in resina, molto adatto in caso di riscaldamento a pavimento. La casa è in muratura portante e coibentata, ricostruita con criteri antisismici e rivestita di mattoni antichi. Un altro dettaglio importante è la presenza di una cantina per vini areata climaticamente a temperatura costante.
L’edificio, in stato di abbandono da più di trent’anni, versava in cattive condizioni di conservazione e stabilità.
È stato riedificato utilizzando i materiali di recupero, con la medesima cubatura e nella stessa posizione, così come l’accessorio adiacente che è stato destinato a garage. La facciata è completata da un ampio portico a servizio della zona giorno caratterizzata da un camino a ventilazione naturale. Casale Spada a Filottrano è dotato di pavimento riscaldato e pannelli solari termici.
L’intera struttura versava in pessime condizioni ed è stata demolita e poi ricostruita, riutilizzando i mattoni per il rivestimento della nuova struttura antisismica.
La casa a Morro d’Alba ha mantenuto inalterato il numero delle stanze proponendo ampi e sobri ambienti. La superficie totale è di circa 350 mq suddivisa in due livelli; al piano terra: due ampi salotti, una cucina ed un tinello, mentre al primo piano: una grande suite da 80 mq e tre camere matrimoniali; una scala rotonda permette il collegamento tra i due livelli. La struttura è dotata di una dependance per gli ospiti con camera matrimoniale, bagno e un locale di deposito.
L’edificio è ubicato nei terreni di Morro d’Alba. In origine presentava pericolose lesioni perciò si è deciso di demolirlo e ricostruirlo integralmente, riutilizzando tutti i materiali.
Fonte del Re a Morro d’Alba, pensata per ospitare un B&B, è dotata di un appartamento privato. Nell’accessorio è stato ricavato un appartamento, una zona sauna e gli ambienti per la piscina, all’esterno è stato realizzato un forno per il barbecue. L’edificio è dotato di piscina a sfioro lunga 20 metri, garage interrato di 100mq e giardino di circa 7500 mq sviluppato su tre livelli con dei gradoni che separano la zona per gli ospiti da quella adibita a giardino e orto.
Costruito a fine ottocento nelle vicinanze del paese, il casale Fonte di Castelplanio sui castelli di Jesi, è completamente realizzato in pietra arenaria.
Il restauro ha riportato l’edificio principale alla sua originaria forma e la superficie è ora di circa 300mq. Al piano terra, i due grandi locali un tempo adibiti a stalla, ospitano ora il salotto e la zona cucina. Al piano superiore sono state ricavate quattro camere e tre bagni oltre ad un piccolo ripostiglio. Il terreno circostante Fonte di Castelplanio, disposto su più livelli, ha la funzione di area ingresso e parcheggio oltre ad ospitare una piscina.
Questo casolare sul mare ha il tipico stampo rurale tradizionale della Marche. Posizionato sulla sommità in collina a ridosso del mare Adriatico, gode di una vista straordinaria.
È circondata da quasi due ettari di giardino, nel quale si trovano anche un lago che consente di innaffiare il prato e una piscina riscaldata da impianto solare termico apposito. L’edificio è su due piani e misura circa 350 mq, ha 4 camere da letto con quattro bagni, uno studio, un salone con caminetto, una grande cucina e un bellissimo ingresso. Il riscaldamento è alimentato da un impianto fotovoltaico sul tetto della cover car per sei auto. Non ha gas, quindi altamente ecologica.
Mulino del Barchio a Cupramontana è un edificio in pietra di 300 mq ed è stato costruito alla fine dell’ottocento. Ha una proprietà di circa 4 ettari solcati da un vecchio canale, ora chiuso.
Nel restauro si sono mantenuti i tratti originari della facciata, mentre la struttura è stata divisa in un grande appartamento per la proprietà ed in camere per gli ospiti. Gli ingressi sono separati. Nella parte più bassa dell’edificio, un tempo ingresso al mulino per i carri, è stato ricavato il salotto, direttamente affacciato sul giardino ove sorge una dependance.
L’edificio, oggi un b&b a Cingoli, di forma rettangolare e con copertura a capanna si presentava parzialmente ristrutturato.
Il restauro ha permesso di ricavare quattro unità abitative complete di cucina mentre per la proprietà dell’immobile è stata riservata la restante parte del primo piano, dotandola di un accesso esclusivo. L’area antistante il prospetto sud è parzialmente coperta da tendoni leggeri e a terra è stato distesa ghiaia bianca di cava; da tale area si accede alla piscina immersa nella campagna e dotata di area prendisole naturale.
A Cartoceto, immersa tra le colline di Pesaro, la casa in mattoni è stata ristrutturata preservando la forma originale.
Sviluppata su due piani è dotata di un grande porticato e scale secondarie attraverso cui si accede direttamente al primo piano. È presente una dependance non adiacente alla casa e il giardino è ampio e curato, con ulivi e un panorama spettacolare sulle colline di Cartoceto.
L’edificio sorge nel territorio di Cupramontana. L’abitazione, di circa 250 mq disposta su tre livelli, ha quattro camere da letto, tre bagni e due salotti.
Il terreno circostante ospita un piccolo locale pluriuso e la piscina posta in posizione panoramica. Per l’esterno è stata riportata alla luce l’originaria pietra arenaria locale, mentre il pozzo esistente è stato rimesso in funzione così da permetterne il riutilizzo a scopo irriguo.
Il complesso casa-dependance e vecchia cantina, a Poggio Montali nei colli del Verdicchio, tutto tinteggiato di colori diversi ma armoniosi, sorge su un poggiolo con vista panoramica sulle vigne di proprietà e sulle campagne circostanti.
La casa, originariamente solo colonica, ospita due camere, l’ufficio e la sala degustazioni. Una scala conduce alle cantine le quali, a loro volta, hanno un accesso diretto alle vigne. All’esterno troviamo la dependance, dove è stato ricavato un appartamento con porticato affacciato direttamente sulla piscina, la serra e il forno.
Casale sulle colline di Morro d’Alba, attorno a Senigallia. Si trattava di una costruzione in cemento degli anni ’40.
Durante i lavori la piscina è stata posizionata nel punto più’ panoramico del giardino. La scala esterna è stata rifatta e sono state rispettate le volumetrie precedenti. All’ interno molto cotto e resina nei pavimenti, ambienti molto luminosi, areati, con un interscambio tra il dentro e il fuori.
La villa settecentesca era da tempo abbandonata e di bello era rimasto solo il parco con gli alti alberi.
Il restauro ha donato all’esterno un garage a conchiglia e una piscina costruita dietro la casa per consentire la privacy. All’ interno una scala con balaustra in ferro battuto e saloni che si aprono sul giardino. E’ una casa molto pratica ed elegante al tempo stesso.
Residenza di proprietà della Sovrintendenza edificata nella prima metà del Settecento per le mansioni di caccia e successivamente trasformata in residenza nobiliare.
Gli affreschi come tutto il paramento esterno della villa sono stati riportati al loro colore originario. Villa Fabbro è stata divisa in più unità, con impianto di riscaldamento a pavimento e impianto fotovoltaico. Sono state riportate alla loro funzionalità sia la fonte originaria, sia la vasca di raccolta. La struttura è ora dotata di garage di servizio.
La casa, dei primi del novecento, si presenta con ampio terrazzo al primo piano da cui si gode una bella vista sulla campagna di Filottrano, nelle immediate adiacenze un altro volume (un vecchio silos), ora bagno piscina e bar.
L’edificio ha una superficie di circa 350 mq divisi in seminterrato utilizzato come cantina, piano terra, primo e sottotetto. Il restauro eseguito ha mantenuto inalterati i volumi aprendo molte porte finestre sul prospetto sud, quello maggiormente panoramico. La struttura è dotata di impianto di riscaldamento a pavimento e piscina a sfioro.
La casa era completamente diroccata, aveva solo lo scheletro in pietra e un piccolo lago con canneto, poi bonificato durante l’intervento.
Con il restauro sono stati aggiunti dei cipressi per delimitare il vialetto, mentre la casa ha acquisito uno stile sobrio, dai colori caldi. Grandi finestre che danno sul giardino e una terrazza dove mangiare all’aperto nelle serate estive. La grande cucina è in muratura, al piano superiore si trova una biblioteca con alti soffitti in travi di quercia e pianelle.
Il nuovo edificio di Natalucci parte da un volume quadrato la cui diagonale accoglie la scala e l’ascensore, permettendo il collegamento tra piani.
La copertura di forma classica a padiglione è stata realizzata in legno lamellare con capriate, travi e tavolato. Caratteristica distintiva: una piramide di vetro e alluminio che porta la luce sia al primo piano che al piano terra attraverso la scala, creando un percorso volumetrico e di luce verso l’alto che fa da sfondo prospettico appena si entra dalla porta principale.
L’edificio si sviluppa su due piani con una taverna posta più in basso, con propria copertura a botte.
Gli interni si caratterizzano per le grandi vetrate angolari prive di pilastri d’angolo. Il primo piano presenta una copertura a padiglione in acciaio e legno sopra la scala e piana nelle camere. L’esterno è rivestito con mattoni faccia a vista e sono stati utilizzati infissi privi di persiane; completa i prospetti la pensilina in cemento armato che ingloba una quercia secolare esistente, traccia dell’originaria destinazione agricola dell’area.
Ad Apiro, un tempo era un monastero, poi trasformato in casa colonica mezzadrile e infine nella seconda casa di un nobile.
La chiesa è sconsacrata e viene utilizzata come luogo di meditazione. La casa è dotata di sei camere, cinque bagni, un grande salone che affaccia sul giardino, due soggiorni e una cucina molto funzionale. Il giardino di quasi due ettari è stato riprogettato da Vittorio Peretto, famoso garden designer di Milano: una vigna e molte essenze accompagnano il viale d’ ingresso che circonda la piscina, dalla quale si gode di una bellissima vista.
L’intervento ha completato il restauro di una casa già parzialmente ristrutturata al primo piano, dove risiede la zona notte.
Mediante l’utilizzo di materiali locali sono stati ricavati la cucina, la sala da pranzo, un salotto, la lavanderia ed un bagno. Gli interni sono stati trattati con calce colorata, mentre le travi a vista hanno mantenuto il loro colore scuro tipico della quercia. Ca del Pero a Cingoli è posto in una valle di olivi centenari, interamente visibile dalla piscina.
L’edificio, con copertura a capanna e scala esterna, è stato restaurato mediante parziale demolizione e successiva ricostruzione utilizzando mattoni a vista.
Il progetto realizzato ha mantenuto le caratteristiche proprie dell’immobile, come la disposizione delle finestre, fatta eccezione per l’apertura di alcune porte finestre al primo piano così da favorire il panorama. I volumi sono rimasti quelli dell’ abitazione originaria. La copertura è stata sostituita con una realizzata allo stesso modo mediante l’uso di travi, filetti e pianelle di recupero fatte a mano.
La casa coloniale in pietra era già dotata di una forte personalità e un forte linguaggio architettonico.
Interni colorati, in legno, pochi oggetti ma essenziali. All’esterno ci sono quattro ettari tutti volutamente lasciati incolti e una bella piscina infinity con un panorama davvero notevole, da cui si può ammirare il mare.
La struttura totale in pietra, un casale a Serra San Quirico, ha l’aspetto di un piccolo villaggio collinare. L’edificio principale misura 300 mq, al piano terra si trovano: una camera con bagno, due salotti, il soggiorno ed una grande cucina con caminetto.
Al primo piano sono stati ricavati tre bagni e sei camere, una delle quali in luogo dell’originaria cucina dove si è mantenuto il camino esistente. Gli accessori sono anch’essi adibiti ad unità abitative. L’area circostante ospita una piazzetta con il pozzo, il parcheggio, la piscina e ad una quota più bassa una ampia area in parte coltivata, in parte boscosa ed in parte occupata da un frutteto.
L’edificio, nella frazione Aliforni di San Severino Marche, con struttura in pietra, si presentava in stato di abbandono, con altezze interne insufficienti a garantirne l’abitabilità.
Il restauro ha eliminato il problema e ha dotato la casa di una scala interna prima inesistente. I luminosi interni hanno avuto un trattamento a base di calce bianca, utilizzata anche per i soppalchi. I pavimenti in cemento colorato tra il beige e il grigio aumentano l’effetto materico. All’esterno, dove possibile, sono state mantenute le murature in pietra arenaria locale. Completa l’intervento la realizzazione di una piscina posta al livello più basso così da non ostruire il panorama alla casa.