Monastero di Santo Stefano, vicino Treia, è uno splendido complesso architettonico di rara bellezza nel cuore del territorio delle Marche, tra Cingoli e Macerata, in quel gioiello urbanistico che è la città medievale di Treia, il comune dove questa proprietà è circoscritta.
Originariamente era un monastero con la chiesa eretta nel nome di Santo Stefano il protomartire, nel 2000 un intervento di recupero sostanziale e formale lo ha riportato alla luce evidenziando la bellezza del manufatto pur mantenendo l’anima del luogo.
L’intento era di adibire l’edificio in abitazione e casa vacanze, ma la Chiesa accanto, consacrata, è stata spesso usata e tuttora svolge questa funzione, in occasione di cerimonie quali battesimi e matrimoni e via via è stata anche spesso affittata. D’altronde l’incanto del posto, il grande prato pianeggiante e il lago accanto offrono gli scorci ideali per eventi di questo tipo, che rimandano al mondo romantico delle fiabe e della bellezza nella sua forma ideale.
La privacy del luogo, seppur non distante dalla cittadina di Treia, consente l’organizzazione di eventi di qualsiasi natura. Si è voluto inoltre trasformare il terreno circostante, circa 1 ettaro e mezzo ovvero 5 acri, in un campo da golf a 5 buche con tanto di bunker e irrigazione automatica.
Monastero di Santo Stefano a Treia
Bello e prospettico l’ingresso della proprietà, un viale di cipressi e olivi lungo 80 metri ci prepara e rimanda ad un universo ignoto alla sua ragione quotidiana, ed è questo il potere o l’eros del paesaggio marchigiano in fondo: il segreto custodito nella normalità delle cose si manifesta all’improvviso svelando tutta la sua sacralità in forma estetica, destando così le corde assopite del nostro io più profondo.
Il restauro del Monastero di Santo Stefano ha trasformato lo spazio di circa 800 mq in diverse aree abitative relativamente autonome. In tutto sono 8 camere da letto, 10 bagni, tre cucine con annesso soggiorno e salotto con caminetto.
Al piano terra: due soggiorni con caminetti, due cucine, un ripostiglio, due bagni con doccia, uno studio, una sala da pranzo con caminetto, una camera da letto
Al piano primo: ci si accede tramite tre diverse scale, sia esterne che interne.
Quello che era l’Oratorio ha due camere matrimoniali ( double bedroom) ensuite , due bagni cioè, di cui una con Jacuzzi e anche zona doccia.
Quello che era il Granaio ha tre camere da letto ensuite
Quello che un tempo era la Stalla ha una camera matrimoniale ensuite con doccia, una camera singola, e una suite con salotto e una scala che conduce al soppalco
Al piano terra c’è un piccolo appartamento : cucina in legno equipaggiata completa di tutto, abitabile con isola centrale. Una camera da letto. Un bagno doccia. Una lavanderia e ripostiglio. Un salone soggiorno. Un terrace per mangiare all’aperto. Un forno a legna.
Accanto all’edificio principale, una casetta ad un solo piano in mattoni e copertura in coppi antichi dove si trova un soggiorno, una camera e un bagno.
La piscina di 15 metri è situata in una zona discreta e discretamente lontana dalla casa, circondata da essenze tropicali, un oasi di frescura nelle calde giornate delle estati marchigiane.
Il lago a lato della casa, luogo dove regnano le ninfee, ha una penisola dove è situato un elegante gazebo in ferro battuto.
Monastero di Santo Stefano può diventare un’occasione di business? Certamente. Affittandola tutta intera, anche per gli amanti del golf , ad esempio, per esercitarsi (ricordiamo che il Conero Golf Club è a meno di 40 minuti da questo posto) e vivere con la propria famiglia e gli amici in totale riservatezza, con la piscina e lo spazio per la servitù.
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Classe energetica G 355,00 Kmh/mq* anno
Treia: la sua storia
Treia ha una storia antichissima: Fondata dai Sabini nel 380 a.C., deve il suo nome alla dea Trea-Jana, divinità venerata dai Sabini, d’origine greco-sicula. Treia Antica sorgeva dove si trova oggi il Santuario del Santissimo Crocifisso e conduceva ad Ancon, passando per Auxium, l’attuale Osimo.
Nel 109 a.C. divenne colonia romana, nonché centro urbano di forte importanza militare. Fu sfortunata la sua posizione in epoca di decadenza dell’Impero Romano, quando numerose file di barbari passarono da quella parte per dirigersi a Roma. Gli abitanti, per tentare di sottrarsi a continue incursioni e saccheggi quando la città fu quasi completamente demolita si rifugiarono su tre colli non lontani e fondarono quella che è oggi la moderna cittadella.
Assoggettata allo Stato della Chiesa durante il Medioevo, nel XI-XII secolo la cittadina diede vita al proprio “comune”, con la conseguente costruzione di un sistema difensivo notevole, con i tre meravigliosi castelli – Onglavina, Elce e Cassero, con tanto di cinta muraria e varie porte d’accesso.
Una curiosità ulteriore sulla sua storia? Per un breve periodo la nuova Treia fondata in seguito all’arrivo dei Barbari fu chiamata Montecchio, dal latino Monteclum, piccolo monte. Solo nel 1790 Pio VI ne ristabilì l’antico nome. A lui è stato dedicato alla fine del XVIII secolo il monumento della piazza di fronte al Palazzo Comunale.
Centro storico: il cuore di Treia
Treia, in provincia di Macerata, è un borgo meraviglioso, fra i più belli d’Italia, che nasconde dentro di sé secoli d’arte, storia, cultura e bellezze paesaggistiche naturali. Le mura imponenti, figlie del suo passato, sono ancora presenti in tutta la loro straordinaria forza, rendendola caratteristica e peculiare, come un tuffo nel passato che non conosce il passar del tempo.
Oltre alle mura, Treia vanta sette porte antiche attraverso cui accedere al centro della città, con vicoli e diramazioni che portano al cuore di questo borgo stupendo: Piazza della Repubblica. La piazza è stata creata a ferro di cavallo ed è incorniciata per tre lati dalla Palazzina dell’Accademia Georgica, la quale ospita quasi 15 mila volumi dal valore antico, dalla Cattedrale della SS Annunziata – al suo interno è possibile trovare dei dipinti di Giacomo da Recanati – e dal Palazzo Comunale con il suo Museo Civico.